Dal Valico dello Spino al Passo delle Gualanciole - EE

Arrivando da Chiusi della Verna, poco dopo passato il Valico dello Spino, lasciamo l'auto in uno spiazzo sulla destra appena prima del ponte sul f.so della Robatta; la nostra escursione inizia sull'altro lato della strada al di là del ponte, sulla pista sterrata con segnavia 61 che sale costeggiando il fosso. Dopo 10 minuti di salita giungiamo al crocevia sormontato dalla Maestà di Fra Filippo, manteniamo la sinistra sulla pista che  
punta verso il M.tePenna, e dopo circa 1 km arriviamo al Poggiolino dei Venti (1121 mt) da dove possiamo  

godere di una splendida vista verso l'Alpe di Catenaia che divide il Casentino dalla Val Tiberina. Proseguiamo sulla strada che ora scende ai piedi del sacro monte dove incrociamo il sentiero 50, che imbocchiamo verso destra sulla breve salita al crocevia di Croce della Calla; proseguiamo la salita lungo il 50 che in circa 15 minuti ci porta ai 1253 mt del M.te Calvano. Giunti al cartello che ne indica la cima, non
scoraggiatevi se non trovate il panorama promesso sulle carte, basta infatti percorrere ancora qualche decina di metri ed oltrepassare il cancello che delimita i pascoli per godere di una splendida vista verso Giampereta a sinistra, e l'alta Val Tiberina a destra. Camminiamo sui prati per un centinaio di metri e mantenendo la sinistra al successivo incrocio in direzione di Passo Tre Vescovi; scendiamo fino al bosco dove ci immettiamo sulla pista forestale che in quasi 3 km ci porta al Passo delle Pratelle (1075 mt). Senza mai lasciare il segnavia 50 prendiamo a sinistra sulla pianeggiante pista forestale costeggiata da rovi di more zuccherine, un vero toccasana dopo 7 km di cammino. Sulla sinistra il ripido versante nord 
del M.te Penna sovrasta i pascoli di Giampereta, mentre all'orizzonte, nella foschia, è riconoscibile la cresta del Pratomagno che divide il Casentino dal Valdarno. In un ora circa giungiamo ad un altro importante
incrocio, quello del P.so delle Gualanciole (1038 mt), dove tra i vari sentieri che arrivano a raggiera, prendiamo il segnavia 12, a destra, ancora coincidente con lo sterrato, che scende fino ad incontrare 800 mt più avanti il rifugio/centro visite delle Gualanciole (956 mt - attualmente in ristrutturazione), affacciato su di una terrazza naturale verso l'Alta Valle del Tevere, dove ci fermiamo per pranzare e riposarci un po'.
Riprendiamo il cammino tornando sui nostri passi attraverso il P.so delle Gualanciole e la pista pianeggiante fino al P.so delle Pratelle, dove giriamo a destra ancora sul sentiero del mattino; dopo qualche decina di
metri sulla sinistra imbocchiamo in ripida discesa il segnavia 65 verso Compito, che percorriamo per circa mezz'ora fino a quando, dopo poco aver attraversato il fosso che stavamo costeggiando, prendiamo a destra sulla ripida salita del sentiero 63 per il M.te Faggiolo, che in poco tempo ci riporta quasi 150 mt più in alto ad incrociare un'altra pista forestale. E' quella coincidente con il segnavia 62, che imbocchiamo verso sinistra ed in poco più di 1 km di comodo sentiero immerso tra gli abeti, ci ritroviamo all'incrocio della Maestà di Fra Filippo. Ci immettiamo sul 60 del mattino svoltando a sinistra e percorrendo così gli ultimi 10 minuti di strada in discesa che ci riporta alla macchina.

Il percorso è lungo 17,5 km con un dislivello complessivo di circa 600 mt, percorsi in circa 5 ore e mezza di cammino; non presenta particolare difficoltà tranne che per la ripida salita del segnavia 63 che arriva dopo aver già percorso circa 14 km. 

Buona Camminata

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